Impianti di risalita Tofana

Impianti di risalita Tofana

Luogo

Cortina d'Ampezzo, Italia

Committenza

ISTA SPA

Anno

2022 - in corso

Gli interventi in atto mirano a una sempre maggiore integrazione degli impianti di risalita e delle strutture a essi connesse con l’ambito paesaggistico, che si traduce da un lato nella riduzione del numero di impianti, grazie alla razionalizzazione delle linee e dall’altro nella ricerca di un linguaggio architettonico per le stazioni di nuovo concepimento che usi “il lessico della montagna”. L’approccio progettuale generale sarà quindi rivolto a mitigare gli impatti derivanti dalle opere e al contempo mirerà a un obiettivo più ambizioso, ossia migliorare le attuali condizioni delle aree limitrofe agli impianti.
Le nuove stazioni di impianto o il rifacimento delle esistenti sono un’occasione per ripensare i manufatti concepiti solo ai fini ingegneristici, adoperando soluzioni architettoniche che richiamino le morfologie del costruito tradizionale e materiali che ricerchino la mimesi negli elementi naturali e artificiali dell’intorno.
Poiché l’impianto di risalita connette livelli di quota differenti con svariati ambiti paesaggistici, le relative stazioni dovranno saper dialogare con essi, adottando i linguaggi suggeriti dai materiali presenti in natura.
Le stazioni impiantistiche poste a quota di valle, vicino a nuclei urbanizzati e comunque fino a una quota di circa 1600 metri, dove la presenza dei boschi risulta massiccia, potranno riprendere le forme delle tradizionali costruzioni rurali con copertura a doppia falda e rivestimenti in tavole lignee. A una vista zenitale in prossimità di aree costruite, il tetto a falda garantirà l’integrazione del manufatto tra le coperture esistenti e l’utilizzo di tamponamenti lignei adeguerà le strutture ai rivestimenti in tavole di legno utilizzati di consueto nella tradizione costruttiva locale. L'uso di rivestimenti lignei privi di trattamenti superficiali permetterà la mimesi delle stazioni anche quando collocate all’interno di aree naturali a prato o attorniate da parti boscate, donando alle costruzioni un aspetto rurale senza tempo.
Le stazioni che andranno posizionate a quote superiori si dovranno invece confrontare con un paesaggio sempre più spoglio, caratterizzato da un minor numero di elementi vegetativi ad alto fusto e da una maggiore presenza di rocce affioranti, fino a raggiungere un paesaggio esclusivamente roccioso. Il linguaggio architettonico delle stazioni dovrà quindi adeguarsi agli ambiti di inserimento, perdendo via via la conformazione delle costruzioni rurali, non presenti a queste quote, e ricercando, attraverso l’utilizzo dei materiali, la corretta integrazione nel paesaggio. Con il passare del tempo, l’uso del calcestruzzo faccia a vista con finiture superficiali grezze consentirà alle stazioni di mimetizzarsi sempre più, poichè il dilavamento delle superfici, la crescita di muschi e le variazioni cromatiche aiuteranno i manufatti a "nascondersi" nell’ambiente naturale. Tra le rocce delle vette più alte, il calcestruzzo dei basamenti potrà essere affiancato a rivestimenti superiori in lamiera di zinco-titanio o con finitura naturale, che si adeguerà ai colori delle rocce e sarà in grado di riflettere parzialmente i colori del cielo.
I materiali proposti sono ricorrenti nelle tre stazioni, ma poiché l’impianto di risalita connette livelli di quota differenti con ambiti paesaggistici altrettanto diversi, le relative stazioni dovranno saper mutevolmente dialogare con essi, adottando i linguaggi suggeriti dai materiali presenti in natura.
Il linguaggio architettonico delle stazioni si adegua agli ambiti di inserimento: a partire dalla stazione di valle, che riprende le forme delle tradizionali costruzioni rurali con copertura a doppia falda e rivestimenti in tavole lignee, perdiamo via via la conformazione rurale confrontandoci con un paesaggio con sempre meno elementi vegetativi ad alto fusto e con maggiore presenza di rocce affioranti, fino al raggiungimento dei massimi livelli dove il paesaggio si presenta esclusivamente roccioso.La corretta integrazione delle stazioni nel paesaggio passa attraverso questa ricerca sull’utilizzo di materiali adeguati.